A CURA DI: Dott. Antonio Fusco

  • Longevità in salute

Longevità in salute

A CURA DI: Dott. Antonio Fusco

L'OSPEDALE PEDERZOLI ALL’AVANGUARDIA NELLA PREVENZIONE DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE

La Fibrillazione Atriale è l’aritmia cardiaca più comune: nei prossimi 50 anni, con l’aumento della vita media, il numero di pazienti affetti è destinato ad aumentare di 2.5 volte.

La Fibrillazione Atriale è l’aritmia cardiaca più comune con una incidenza stimata attorno al 1% della popolazione generale ed un aumento progressivo della prevalenza con l'avanzare dell'età: circa il 7% nelle donne e il 10% degli uomini con età maggiore di 80 anni soffrono di fibrillazione atriale. Nei prossimi 50 anni, con l’aumento della vita media, il numero di pazienti affetti è destinato ad aumentare di 2.5 volte, rispecchiando proporzionalmente la crescita della popolazione di individui anziani, molti dei quali sopravvissuti ad eventi cardiovascolari fatali negli anni passati. La fibrillazione atriale si associa frequentemente a malattie dell'apparato cardiovascolare: ipertensione (>50%), aterosclerosi coronarica (25%), scompenso cardiaco (23%-29%) e vizi valvolari (17%). La fibrillazione atriale si presenta con sintomi spesso aspecifici come palpitazioni, dispnea, dolore toracico, astenia, ed intolleranza allo sforzo fisico, sintomi comuni a molteplici malattie cardiache (scompenso cardiaco, infarto miocardico, altri tipi di aritmia) ed extra cardiache (anemia, patologie respiratorie). Nel 30% dei casi la fibrillazione atriale può essere invece del tutto asintomatica. Pur non essendo una aritmia “fatale” la FA è legata a complicanze invalidanti. In particolare ictus ed insufficienza cardiaca il cui rischio stimato, secondo i dati riportati dallo studio Framingham2, è aumentato del 1.5% nei pazienti con fibrillazione atriale di età compresa tra 50 e 59 anni, fino al 23,5% per quelli nella fascia tra 80 e 89 anni.

La letteratura scientifica più recente ha evidenziato che l’infiammazione cellulare costituisce la base dei fenomeni implicati nello sviluppo della fibrillazione atriale come si era già osservato in passato per l’infarto miocardico, il diabete mellito, l’obesità e tutte le malattie cronico-degenerative. La relazione tra l’infiammazione e la fibrillazione atriale è ulteriormente rafforzata da studi clinici che hanno documentato la presenza in circolo di elevati livelli di citochine infiammatorie rispetto ai pazienti in ritmo sinusale. Anche l’esame istologico dei prelievi bioptici di tessuto atriale ha confermato la presenza d’infiammazione diffusa nel contesto del miocardio in pazienti che presentano tachiaritmie e vi sono state evidenze di come l’utilizzo di Omega3 siano utili al decorso positivo della patologia. In letteratura non sono stati ancora mai valutati l’impatto di uno “stile di vita antiinfiammatorio” sulle recidive della fibrillazione atriale in prevenzione primaria e secondaria e l’integrazione con Preresolvine (molecole di segnale derivanti dagli Omega3 che bloccano in modo specifico le vie di segnalazione infiammatoria).

L’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale Pederzoli diretta dal Dott. Filippo Leonardo è Centro di riferimento per la diagnosi e cura della fibrillazione atriale e Centro di eccellenza per l'ablazione della fibrillazione atriale. Questo Centro sarà il primo in assoluto ad iniziare uno studio clinico su pazienti affetti da fibrillazione atriale sintomatica valutando l'impatto di un corretto di stile di vita associato ad assunzione di Preresolvine sulle recidive di questa aritmia.

Lo studio verrà condotto dal dott. Antonio Fusco, responsabile del Laboratorio di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione. Saranno arruolati 50 pazienti affetti da fibrillazione atriale sintomatica che seguiranno uno “stile di vita antiinfiammatorio” basato sui quattro pilastri fondamentali della prevenzione: corretta alimentazione, costante e moderata attività fisica muscolare e metabolica, gestione dello stress, integrazione di precisione specifica. E’ la prima volta che nel panorama scientifico internazionale si valuta quanto lo stile di vita quotidiano e l’integrazione mirata possano essere importanti nella prevenzione primaria e secondaria di questa aritmia.

L'ARENA, Lunedì 12 Dicembre 2022, pag. 21 - Fibrillazione atriale: studio per prevenirla